Aspettando “Pagliacci”. L’indimenticabile interpretazione di Luciano Pavarotti

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Viene intonata alla fine del primo atto da Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio, nonostante abbia scoperto, avvisato da Tonio, il tradimento della moglie Nedda. Quest’aria rappresenta il concetto di “clown tragico”, che sostiene il suo ruolo comico senza mostrare alcun turbamento, ma che interiormente vive un dramma personale

 

Recitar! Mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico,
e quel che faccio!
Eppur è d’uopo, sforzati!
Bah! sei tu forse un uom?
Tu se’ Pagliaccio!

Vesti la giubba,
e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t’invola Colombina,
ridi, Pagliaccio, e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto
in una smorfia il singhiozzo e ‘l dolor

Ah, ridi, Pagliaccio,
sul tuo amore infranto!
Ridi del duol, che t’avvelena il cor!

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