Grande chiusura con “Cavalleria Rusticana”

Terzo ed ultimo appuntamento, venerdì 28 agosto, con la dodicesima edizione del Bitonto Opera Festival.

Alle 21, nella splendida cornice dell’Anfiteatro naturale “Lama Balice”, in via Burrone 14, a Bitonto, andrà in scena“Cavalleria Rusticana”, melodramma in un atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni – Tozzetti eGuido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.

Sul palco Cristina Martufi (Santuzza), Ignacio Encinas (Turiddu), Ettore Nova (Alfio), Daniela Iliuta(Mamma Lucia) eTeresa Tassiello (Lola).

La regia sarà curata dal maestro Vito Cesaro. A dirigere l’Orchestra del Bitonto Opera Festival il maestro Leonardo Quadrini. Direttore del “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”, il maestroAnna Lacassia.

Costo del biglietto 20 euro. Apertura porte alle 20,00.

Dal 17 agosto, sarà possibile acquistare il tagliando per assistere allo spettacolo ogni giorno dalle 19 alle 21 in via Pasculli, 11 (nei pressi di Porta Baresana), o contattando i numeri 339.1175513 – 328.8930349. Prevendita anche presso la “Libreria Raffaello” in via Arco Galliani, 3, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21. Inoltre, sarà attivo il botteghino dell’Anfiteatro “Lama Balice”, nel giorno dello spettacolo, a partire dalle 18,30.

Grazie ad una convenzione stretta con l’assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Bitonto, gli spettatori potranno lasciare l’auto nel Park&Ride custodito in via Messeni e raggiungere la location con il bus navetta. Entrambi i servizi sono gratuiti.

Il Bitonto Opera Festival, patrocinato dal Comune di Bitonto e dalla Regione Puglia, è organizzato dall’Associazione socioculturale “La Macina” e dalla “Raffaello Comunicazione”, in collaborazione con l’Associazione socioculturale “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”,Masseria Lama Balice e la testata giornalistica “da Bitonto”.

La trama

Sicilia. Turiddu è innamorato di Lola a cui ha promesso amore eterno prima di partire per il servizio militare. Al suo ritorno però scopre che la bella è ormai sposa di Alfio, il carrettiere del paese.

È un duro colpo per Turiddu che l’ama ancora. Per vendetta, allora, corteggia Santuzza, una giovane del paese, ma, dopo averla conquistata, inizia a trascurarla per aggirarsi nei dintorni dell’abitazione di Alfio, nella speranza di incontrare Lola. Santuzza, disperata, si rivolge persino a Lucia, la madre di Turiddu ma, all’arrivo del figlio, tra i due giovani scoppia una lite, alla quale assiste anche Lola che passa lì vicino per recarsi in chiesa per la messa di Pasqua.

Udita la voce di Lola, Turiddu corre da lei, provocando l’ira di Santuzza che gli augura “La Mala Pasqua”. La stessa avverte Alfio dell’infedeltà di sua moglie, il quale promette di vendicarsi.

Dopo la messa, Turiddu offre da bere ai suoi amici e persino ad Alfio, il quale, sdegnato, lo rifiuta e, nel gesto di abbracciarlo, gli morde l’orecchio. In questo modo lo sfida a duello.

Prima di recarsi alla sfida, Turiddu saluta per l’ultima volta sua madre e le chiede di aver cura di Santuzza. Nel duello, infatti, sarà proprio Turiddu ad avere la peggio.

La profezia è avverata.

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