“Cavalleria rusticana”, le parole e le immagini di una grande chiusura

Si conclude tra applausi e standing ovation la dodicesima edizione del Bitonto Opera Festival.

Ieri nella splendida location dell’Anfiteatro naturale “Lama Balice” è andato in scena“Cavalleria rusticana”, ilmelodramma in un atto di Pietro Mascagni, su libretto di GiovanniTargioni – Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.

Amore, invidia, gelosia, desiderio di vendetta sono i sentimenti senza tempo emersi nell’opera e nel dramma amoroso di Santuzza, interpretata dal soprano Cristina Martufi. La donna è vittima della passione mai sopita del suo uomo, Turiddu (il tenore Ignacio Encinas), per la bella Lola (il soprano Teresa Tassiello, al debutto nel ruolo).

Insieme a loro, sul palco il baritono Ettore Nova nei panni di Alfio, il marito tradito di Lola, il mezzosoprano Daniela Iliuta (Mamma Lucia, madre di Turiddu) e il “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”, guidato dal maestro Anna Lacassia.

A dirigere l’Orchestra del Bitonto Opera Festival il maestro Leonardo Quadrini.Cavalleria rusticana 2

A coordinare gli interpreti la coreografa Marina Ansalone e il regista Vito Cesaro, autore di alcune variazioni all’interno dell’opera.

Sua, infatti, l’idea di far vivere sul palco la prima aria del melodramma (in genere eseguita fuori dalla scena) e di modificare il finale, giudicato dal regista poco aderente al codice d’onore siciliano. Nella sua versione, infatti, Mamma Lucia ripudia Santuzza, colpevole (o meglio complice) della morte del figlio.

Non sono mancati gli “effetti speciali”: l’arrivo del carrettiere Alfio a bordo di un calesse, gli animali in scena con i contadini e la straordinaria processione di Pasqua.

La messa in scena di “Cavalleria rusticana” è stata preceduta dall’interpretazione di alcune arie delle più belle opere liriche. L’orchestra, gli artisti protagonisti e il coro hanno eseguito, infatti, ilPreludio, “Habanera” e“Toreador” tratti dalla “Carmen” di Bizet, “Va’ pensiero” dal “Nabucco” di Verdi, “Vissi d’arte”, tratta dalla “Tosca”di Puccini e il “Coro di Zingarelle e Mattadori” e “Libiamo ne’ lieti calici” (Brindisi) da “La Traviata” di Verdi.

Cavalleria rusticana 3La serata di ieri ha costituito la grande chiusura della dodicesima edizione della manifestazione lirica patrocinata dalComune di Bitonto e dallaRegione Puglia e organizzata dall’Associazione socioculturale “La Macina” e dalla“Raffaello Comunicazione”, in collaborazione conl’Associazione socioculturale “Coro lirico giovanile – Città di Bitonto”, Masseria Lama Balice e la testata giornalistica “da Bitonto”.

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